Tematica Mammiferi

Trichosurus vulpecula Kerr, 1792

Trichosurus vulpecula Kerr, 1792

foto 166
Foto: Daniel Andrews.

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Classe: Mammalia Linnaeus, 1758

Ordine: Diprotodontia Owen, 1866

Famiglia: Phalangeridae Thomas, 1888

Genere: Trichosurus Lesson, 1828


itItaliano: Tricosuro volpino

enEnglish: Common Brushtail Possum

frFrançais: Phalanger Renard

deDeutsch: Fuchskusu

spEspañol: Pósum de cola de cepillo

Descrizione

Lungo circa 60 cm, ha le stesse dimensioni della volpe rossa, testa simile a quella della volpe con orecchie grandi e muso appuntito. La caratteristica saliente, tuttavia, è rappresentata dalla coda, che è prensile in punta con un pezzo nudo nella parte inferiore. La pelliccia è spessa, lanosa e di colore variabile, dal grigio argenteo al marrone scuro o al nero. Il tricosuro volpino preferisce gli alberi, ma vive anche nella bassa macchia o in zone prive di alberi, ove utilizza le tane dei conigli. Si è anche abituato a vivere negli spazi dei soffitti delle case, persino nei sobborghi delle grandi città. Nelle lotte con altri tricosuri fischia e grugnisce con forti grida che terminano in un rauco strillo. Essenzialmente vegetariano si nutre principalmente di germogli, ma il cibo preferito è il vischio australiano. Si ritiene che il suo cibo consista anche in uova ed uccellini che prende dai nidi. Sembra che di giorno, sia preda delle aquile. Inoltre, come per tutti gli animali che non dispongono di un rifugio adeguato, il numero di questi animali dipende largamente dalla disponibilità di alberi cavi o di tane. Comunque, il dingo tenta di dargli la caccia e strappa la corteccia dall'albero per cercare di raggiungerlo. Ma suo principale nemico è il lantanoto, conosciuto anche come «goanna». Infatti, mentre questo si arrampica sull'albero, il tricosuro volpino, dai rami superiori, lancia grida di spavento, senza tentare la fuga. Gli aborigeni, che cucinavano e mangiavano il tricosuro, riuscivano talvolta a catturarlo scavando nella corteccia degli alberi alla maniera del lantanoto. L'accoppiamento avviene in maggio-giugno, ma dapprima nelle zone meridionali. La gestazione dura 17-18 giorni. Il parto comprende generalmente un solo piccolo, talvolta due, e questo lascia il marsupio fra luglio e settembre divenendo indipendente dalla madre nel periodo compreso fra settembre e novembre. Alla nascita è lungo 1,3 cm e pesa meno di 2 g, peso quanto mai ridotto rispetto a quello della madre, che è di circa 4,5 kg. Raggiunge la maturità nel febbraio successivo e la maturità sessuale tre mesi dopo. Come per gli altri piccoli marsupiali, il tricosuro volpino neonato si fa largo attraverso la vagina, senza essere aiutato, fino al marsupio. Avanza con un movimento delle zampine anteriori che, appena nato, sono più lunghe di quelle posteriori, tutte munite, comunque, di robusti artigli. Per potersi aggrappare alla pelliccia della madre, le sue zampe si possono flettere. Ci vogliono circa sette minuti perché il tricosuro neonato percorra la distanza di 6 cm circa che lo separa dal marsupio. Non appena giuntovi, afferra una delle due mammelle con la bocca e vi resta appeso per qualche settimana, periodo durante il quale incomincia a rassomigliare ai genitori. Se il piccolo non riesce a raggiungere il marsupio, o si perde per una qualsivoglia altra ragione, ne nasce subito un altro.

Diffusione

Vive in Australia ed in Tasmania e prospera anche in Nuova Zelanda, ove fu introdotto nel 1858. É noto anche come «opossum volpino».


02302
Stato: Ivory Coast
03151 Data: 02/04/2013
Emissione: Cuccioli nei cespugli
Stato: Australia

03211 Data: 01/07/2009
Emissione: Cuccioli
Stato: Australia
03531 Data: 01/07/1987
Emissione: Fauna
Stato: Australia

03532 Data: 13/02/1974
Emissione: Fauna
Stato: Australia